Gioite Popolo! Lasciate che il cuor vostro esulti! Accendete i televisori o riempite le piazze di giochi allegri: lo Stato è in festa!
Oggi e domani, non arrovellatevi su fatti di ieri: guardate, invece, l’attimo ridente, lasciando a noi di rimuovere le spine che vi scomodarono dai caldi divani.
Noi, difatti, s’appiana la via dalli noiosi grovigli. Noi s’ergono ponti, affinché nessun sia solo. E se occorre, saremo noi a condurvi lungo il cammino… .
Lasciate cedere le ginocchia, ché incontrino il morbido e fertile suolo! Flettetevi e distendete quei nervi intirizziti di malcontento e aprite gli occhi alla fede.
Questo, la giostra, il nostro girotondo, è la rotazione inarrestabile che sull’asse paterno muove e irradia il nuovo, l’imminente prosperità, il criterio del vero, la stessa Italia.
Né più lacrime, né più sangue: promettiamo giubilo, giustizia e guarigione, nell’unirvi a noi in questo delizioso carosello – cortesi e affabili dopo le vostre brave ore di fatica.
Orsù, liberate la mente da mestizia, vi diciamo! Noi siamo qui, per voi, a giocondar.
di Sofia Cavalli

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