L’Esempio dei Giusti-Shalom a Canove-Inumano
Mostre in occasione del Giorno della Memoria
er non dimenticare le azioni che l’uomo ha fatto e che non avrebbe mai dovuto nemmeno immaginare di poter fare.
Inaugurazione: 14 gennaio 2016, ore 18.00
Introduzione di Giuliano Pisani (Vice Presidente del Comitato scientifico Giardino dei Giusti del Mondo di Padova)
Interventi di: Davide Romanin Jacur (Presidente Comunità Ebraica di Padova)
Carlo Fumian, Direttore CASREC (Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea)
Giorgio Spiller, curatore della mostra “Shalom a Canove”
La mostra L’ESEMPIO DEI GIUSTI. Si può sempre dire un sì o un no allestita alle Scuderie di Palazzo Moroni, racconta le storie esemplari di Giusti italiani, riconosciuti a Yad Vashem e/o nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, con una particolare attenzione ai Giusti che hanno operato nel nostro territorio. La mostra SHALOM a Canove, allestita nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni, documenta le tante storie di solidarietà umana avvenute a Canove di Roana (VI), dove tra il 1941 e l’8 settembre 1943 vennero ospitati in soggiorno coatto una cinquantina di ebrei in fuga dai nazisti.
Nello spazio espositivo delle Scuderie di Palazzo Moroni sono esposte anche le opere del ciclo Inumano dell’artista Marco Chiurato.
INUMANO
Nel video Inumano – Adunata del Contemporaneo l’artista, vestito da cuoco, osserva dei corpi inermi, fatti di zucchero, che rappresentano le vittime innocenti del Nazismo giacenti su una superficie lucida e nera. La macchina da presa inquadra Chiurato che prega e parla davanti a queste vittime che nel primo frame, paradossalmente, giacciono costrette al saluto nazista.
Ad un comando i piccoli corpi bianchi iniziano a sciogliersi, lentamente si dissolvono mentre sulla lucida scena dell’esecuzione si riflette il ghigno, il sorriso beffardo dell’artefice trasformatosi in carnefice. Nascosto dallo sguardo dello spettatore mostra la sua vera natura. Le figure in zucchero, le vittime innocenti, si sciolgono e le prove di quel massacro vengono cancellate.
Le musiche nel video sono quelle che i deportati suonavano all’interno dei campi di concentramento.
ILLUSIONI
Nel video “Illusioni” la svastica, simbolo del Nazismo, è stata creata e modellata in zucchero.
L’artista ha voluto interpretare, nella colata di zucchero, la rapida dissoluzione di un regime e di un’ideologia che si proclamava “millenario”. Un semplice stratagemma visivo dal fortissimo impatto evocativo, che consente all’artista non solo di proclamare un principio, ma anche di invitare lo spettatore a riflettere sia su come a volte si determini un’opera astratta sia cosa si possa nascondere dietro ad essa.
CICLO INUMANO
Le sculture del ciclo Inumano, realizzate nel 2008, vengono esposte per la prima volta.
Sono in terra cruda, quindi fragilissime, ricoperte di resina per consentirne la conservazione.
La scelta della materia è legata direttamente al contenuto: la sofferenza cruda dei corpi fragilissimi dei bambini della Shoah.
Le sculture raccontano un orrore che per molti di noi è semplicemente inimmaginabile, Chiurato ci obbliga a guardare ciò che i nostri occhi non vorrebbero vedere, ma solo immaginare. Quelle mani che fuoriescono dalla terra sono le mani del carnefice, quei bimbi raccolti in preghiera sui corpi inermi di altri piccoli rappresentano il tentativo di conservare quella purezza che gli adulti hanno ormai definitivamente perso.
La loro forza espressiva, la loro “crudezza” visiva che può turbare lo spettatore è quindi un invito ad andare oltre, a saper cogliere tutto il dolore, la sofferenza di quei bambini morti ancor prima di vivere, e che ancora fanciulli hanno purtroppo attraversato tutto l’orrore che nemmeno in una vita intera ognuno di noi dovrebbe provare.
Le teche, a loro volta, oltre a proteggere le fragili opere, rimandano esplicitamente all’anonimo sepolcro dei forni crematori.
Informazioni
Ingresso libero
Orario 9.30-12.30 / 14-18, lunedì chiuso
Visite guidate gratuite a cura del Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Giardino dei Giusti del Mondo di Padova
giusti@comune.padova.it – cultura@comune.padova.it
Tel. 049 820 5238
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