vestito realizzato con 2000 bacche di vaniglia
Vanilla planifolia: orchidea originaria dell’America Centrale, i cui frutti producono la spezia nota come vaniglia, dal lat. vagina, guaina e figurativamente guscio: poiché i semi vengono estratti tagliando il baccello lungo la sua lunghezza.
Totem: per estensione, la rappresentazione scultorea o pittorica di un entità naturale o soprannaturale alla quale si attribuisce una relazione speciale con singoli gruppi sociali, con particolare riferimento al lignaggio.
Infibulazione: mutilazione genitale femminile volta ad impedire l’amplesso sessuale. Consiste nel taglio, nella rimozione dei genitali esterni e nella conseguente cucitura della vulva, alla quale viene concesso un piccolo orifizio per le funzioni fisiologiche.
– Lei che fa?
– Cucio
– Cosa cuce? Una coperta, un girocollo?
– Cucio vaginae.
– Come dice, prego?
– Vagina in latino è la guaina, il bacello, da cui poi vaniglia.
– E perché cucirle insieme?
– Rammenta il peso, la consistenza della mutilazione genitale femminile.
– In quale modo?
– Vagina, in latino, è il fodero che custodisce una lama. Ha mai sentito dire sguainare una spada?
– Certo. Non vedo la connessione.
– Quando la guaina è rimossa, tutto viene esposto. Il fodero protegge la lama e l’incolumità di chi la porta. Senza, l’arma stessa perde efficacia e il controllo di questa diventa plausibile.
– La vagina sarebbe un’arma?
– Lo è per una certa cultura, se vogliamo chiamarla cultura. C’è chi ha ritenuto che fosse fonte di potere e un pericolo da tenere a bada.
Sfoderarla per ricucirla dentro, in profondità, dove nessuno, nemmeno lei stessa, possa ritrovarla, ma soltanto l’uomo, ecco, questo è stato fatto e succede ancora.
– E questo ordito di baccelli di vaniglia, dunque? A cosa serve?
– E’ un totem.
– Un totem? Quindi un simbolo tribale?
– E’ un emblema di culto, intorno al quale unirsi, ricongiungersi. Donne e uomini.
E’ un insegna, uno stemma al quale apparteniamo. Siamo una stessa gens e questo è principio della nostra discendenza.
– La vagina?
– Di più: il piacere femminile. La parte che viene rimossa, tagliata, esportata come fosse una formazione di tessuto maligna, bacino di spiriti nefasti.
Quella, il piacere femminile è il simbolo! Il totem, il culto, l’unico, che può mettere pace nel mondo. Il delicato piacere femminile, come un’orchidea, la vaniglia, e i suoi frutti preziosi d’aroma dolcissimo.
testo di Sofia Cavalli