ABUSO PIANO E FORTE
Dichiarazione di Marco Chiurato:
erano circa le 22,00 di Giovedì, sono entrato nel palazzo, non ho sentito anima viva perché la mia presenza la uccide ancor prima di vedermi. Poi sono entrato nella sala affreschi, vedo un pianoforte, era vestito solo con un telo nero, e le gambe erano nude.
Appoggio la mia opera a terra.
Il PIANOFORTE mi faceva troppa gola.
Devo utilizzarlo fino a farlo stonare.
Erano circa le 22,15
Ero troppo eccitato, il mio cazzo si è drizzato! Il PIANOFORTE suonava note “acute”. Quindi ho abusato delle sue funzioni vitali.
Erano circa le 06,00 di Venerdì mattina
Lo copro.
Il PIANOFORTE suonava note “gravi”.
Quindi prendo la mia opera da terra che deve essere esposta un mese e me la riporto a casa per non lasciare prove.
Sono le 18,00 di Sabato sera, sono certo che questo PIANOFORTE, dopo un mese, continuerà a lasciarti un segno oltre la giornata del ricordo.