Il fragore dei botti del vino stappato.
I suoi posteri, gli eredi, questi cupidi successori, attendono, con simulata mestizia, alle ultime volontà del fu -si fa per dire- beniamino: “che si ripartiscano pure i fiori e il cuscino! Li ho voluti di languido zucchero, affinché sia dolce a loro la mia dipartita. Almeno. Dopo che in vita già si furono saziati, pasteggiando con tutto quel che avevo.”

Versando il vino, fra i brindisi, si divisero le parti, e beffardamente consumarono.

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zucchero, essere umano, legno

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