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Presenta
I feti di Pripyat ( La Città dei fiori )
Installazione – performance di Marco Chiurato
4 Febbraio 1970
A 110 Km da Kiev nasce la città dei fiori a Km zero, la città dove si celebra la vita con i fiori nelle aiuole e le aiuole con i semi.
La telacittà dipinta con i fiori vivi e con la firma nascosta dell’ autore assassino.
26 Aprile 1986
« Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione! Attenzione, attenzione!
Il Consiglio Comunale informa che, a seguito dell’incidente alla centrale nucleare di Černobyl’, nella città di Pryp”jat’ le condizioni dell’atmosfera circostante si stanno rivelando nocive e con alti livelli radioattivi.
I feti crescono e si deformano, perdendo l’ identità del padre e della madre, trasformandosi in “oggetti” non identificati in una città fantasma, la città degli organi riproduttivi delle angiosperme.
26 Aprile 2018
Celebriamo la vita con la morte, e la morte con i defunti.
Ad un matrimonio celebriamo l’ unione con bouquet di fiori separati;
All ‘anagrafe iscriviamo un nuovo nato con un fiore già morto all’ occhiello della giacca;
Al funerale di nostro padre celebriamo la sua morte con un cuscino di fiori recisi, a riposo eterno;
Alla festa della donna celebriamo con un fiore giallo che tramonterà prima del tempo;
A San Valentino festeggiamo con un mazzo di rose ammazzate.
27 Aprile 2018
Celebriamo tutto con una tela eterna, dove i fiori rimangano vivi e compressi e i feti crescono, riconoscendosi nelle foto delle lapidi dei genitori morti, lottando per ridare vita alle aiuole svanite tra la nebbia assassina dell’ autore ancora vivo.
Marco Chiurato