Pablo Chiurato è un artista Italiano.
Pablo figlio d’arte nasce a Bassano il 3 Agosto 2016
Residente a Marostica dove vive e lavora.
Frequenta la scuola Materna Prospero Alpino dove ha iniziato a muovere i primi passi attraverso l’uso dei colori.
Da quel momento l’egocentrismo del padre lo rende partecipe a molte sue performance provocatorie e gli fa produrre anche contro la sua volontà innumerevoli disegni.
All’ età di 4 anni Pablo a sua insaputa realizzerà la prima mostra personale
Pablo è il bambino di Marco Chiurato. Marco Chiurato è un astronauto. Pablo ha fatto dei disegni che poi Marco Chiurato ha fatto le statue. Marco è quello che fa le sculture che ha disegnato Pablo. Pablo prima o poi diventerà grande. Marco Chiurato no.
Marco Chiurato ce l’abbiamo in salotto, con una maglietta a righe, un cappello e una pistola, è sopra al termosifone.
Pablo ha fatto un arcobaleno, un razzo un faro una barca, una casa, poi un carro armato, una campana, un gigante e un elicottero.
Queste sculture sono belle perché hanno dei disegni, perché sono di una forma. Dentro le forme c’è del vetro. Dentro di noi invece non c’è il vetro ma c’è il cuore, il cervello, il sangue, l’intestino, le ossa, la bocca, il respiro.
Dentro un arcobaleno invece ci sono i colori. I colori non si possono toccare perché noi non voliamo.
Dentro la casa di Pablo ci sono delle persone: Marco Chiurato e Pablo.
Queste sculture servono per guardarle e per giocare. La barca va nel pavimento e si striscia per terra; se ci sono dei personaggi li metterei nella casa, se ci fosse una porta. Con il razzo, se le persone fossero dentro la casa, si dovrebbe svuotare la casa e mettere i personaggi dentro il razzo così poi vanno nello spazio. Nello spazio saltano nella luna, perché nello spazio non si può camminare, si può solo saltare e non si va al supermercato. La scuola anche non esiste nello spazio. Nello spazio ci si mette tanti vestiti, poi ci si lava i denti se ci fosse il lavandino. Bisogna dire a Marco Chiurato di fare un lavandino per lo spazio.
Poi si potrebbe andare dentro al faro per guardare nel cannocchiale e dentro si vede l’oceano. L’oceano è diverso dal mare perché ci sono gli squali.
Con l’elicottero invece si va sulle nuvole e si può toccare l’arcobaleno.
Marco Chiurato è un marcobaleno. Marco è piccolo e Pablo è grande.
Petra Maragno, 5 anni (quasi).
Se “l’artista mediocre copia e il genio ruba”, questa volta Marco Chiurato ha deciso di rubare in casa e sfruttare il lavoro minorile di suo figlio Pablo. Un genio mediocre? Un artista geniale? Un ladro d’arte o l’arte di rubare? Forse tutto questo insieme.
Si perché non parliamo di una sola persona, ma di due. L’innocenza di Pablo produce, come ogni bambino della sua età – 4 anni – disegni prodotti dalla sua fantasia. Il padre Marco “ignobilmente” li ruba e li riproduce artigianalmente in ceramica, invertendo così le parti: il figlio diviene il vero artista, l’artista diviene il produttore e mecenate. Pablo diviene inconsapevolmente, anzi lo è, il vero artista, mentre Marco Chiurato consapevolmente e colpevolmente diviene artefice del furto che priverà Pablo, un giorno, della libertà dell’artista. Una doppia gabbia: per il padre l’evasione dall’arte verso il mercato e per il figlio l’incarcerazione dentro un’identità specifica creata ad “ad arte” fin dal battesimo. Un’identità dalla quale il figlio un giorno si libererà, invertendo di nuovo il gioco delle parti? Forse una salvezza per Marco Chiurato che potrà tornare ad essere (?) o fare l’artista.
Ma c’è di più.
Chi scrive questo testo si è servito (rubato?) dell’aiuto della critica d’arte di questo progetto, Petra Maragno, 5 anni (quasi) la quale ha contribuito in maniera sostanziale ad interpretare ciò che il vero artista, Pablo ha prodotto.
Solo gli occhi (e le mani) dei bambini possono aiutarci a continuare a giocare, a divertirci e sognare.
Marco Chiurato (ed io) l’abbiamo capito!
Andrea Maragno (JoeVelluto), 47 anni (quasi)